Rubriche

L’orizzonte greco

Nuova finanza pubblica Alexis Tsipras non ha manifestato la volontà di uscire dall’euro - suscitando il mal di pancia della componente più radicalmente antieuropea del suo schieramento - ma ha messo una pesante ipoteca sul pagamento del debito pubblico: intende negoziare una riduzione drastica di esso, mettendo fine alle politiche di austerità e alla Troika

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 13 dicembre 2014
Vedere le dinamiche politiche estere in un’ottica aggrappata al dibattito locale non è segno di grandi orizzonti. Dato che il tono della discussione politica sembra negli ultimi anni fortemente segnato da una buona dose di provincialismo, non è troppo sorprendente che le vicende vissute dalla Grecia vengano accostate al tema Grillo/uscita dall’euro. Senza eccessiva acutezza. E’ così che la crisi greca viene vista come un episodio locale, che potenzialmente può debordare dai suoi confini spandendo instabilità e richiama semmai ad una benigna assistenza compassionevole. Sembra eccessivo lo sforzo di inquadrarla come il punto in cui si incrina il sistema dell’eurozona...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi