Cultura

L’orrore con la propria voce

L’orrore con la propria voceUn'opera di Taiye-Idaho

Intervista Parla Wolfgang Bauer, giornalista tedesco della «Zeit», che ha scritto «Le ragazze rapite» (LA Nuova Frontiera), raccogliendo le testimonianze delle prigioniere di Boko Haram riuscite a fuggire. Domenica sarà in dialogo col pubblico per Book Pride a Milano

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 25 marzo 2017
«In Nigeria lo Stato è un predatore: se fosse meno corrotto, sarebbero meno i combattenti di Boko Haram a essere uccisi, perché sarebbero meno gli uomini che decidono di prendere le armi contro il governo». È la critica di Wolfgang Bauer, giornalista tedesco della Zeit, nei confronti di una situazione ormai fuori controllo. Bauer si è recato in Nigeria nel luglio del 2015, poco più di un anno dopo l’assalto di Boko Haram al villaggio di Chibok, a nord-est del Paese. In quell’attacco 276 studentesse vennero fatte prigioniere. L’opinione pubblica mondiale si era levata al grido «Bring back our girls»,...

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