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L’oscuro oggetto del desiderio e l’analista
Verità nascoste Può l’analista gestire il proprio lavoro senza mai sentirsi toccato nel suo modo più personale di essere e entrare in crisi? La domanda è stata posta al «Colloquio» organizzato il […]
Verità nascoste Può l’analista gestire il proprio lavoro senza mai sentirsi toccato nel suo modo più personale di essere e entrare in crisi? La domanda è stata posta al «Colloquio» organizzato il […]
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 31 ottobre 2015
Può l’analista gestire il proprio lavoro senza mai sentirsi toccato nel suo modo più personale di essere e entrare in crisi? La domanda è stata posta al «Colloquio» organizzato il weekend scorso dal Centro di Psicoanalisi di Palermo e avente come tema il «controtransfert». Il controtransfert è la reazione dell’analista al “ transfert” del paziente. Il transfert è la tendenza universale a trasferire nelle relazioni significative della vita aspetti conflittuali rimossi della propria infanzia nella speranza che possano essere risolti. Anche il controtransfert ha carattere universale: ci relazioniamo con le persone a cui siamo affettivamente legate, accettando, inconsciamente, di abitare,...