Europa
L’ossessione di Viktor Orbán: difesa della Patria dall’invasione. E da Soros
La campagna martellante del premier ungherese La manipolazione mette in secondo piano i problemi del paese, dalla sanità all’istruzione
La campagna martellante del premier ungherese La manipolazione mette in secondo piano i problemi del paese, dalla sanità all’istruzione
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 29 agosto 2018
Per il primo ministro ungherese Viktor Orbán il fenomeno migratorio ha un carattere pernicioso. Non lo considera nemmeno un diritto fondamentale dell’umanità. Dal 2015 il suo sistema di potere porta avanti una propaganda martellante incentrata sulla questione migranti. Una campagna monotematica e permanente con la quale si è presentato alle elezioni dello scorso aprile vincendole per la terza volta consecutiva e aggiudicandosi la maggioranza parlamentare di due terzi, proprio come otto anni fa. In tutto questo periodo Orbán e soci non hanno fatto altro che paventare un’invasione musulmana dell’Ungheria e del resto d’Europa grazie alle Ong finanziate dal magnate americano...