Internazionale

L’ossessione italiana per l’uomo che era negli anni 70

La storia Il processo sommario. E ora Renzi cercherà "il successo" che Berlusconi non ottenne

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 4 marzo 2015
Dopo quattro anni si riapre, come in un gioco dell’oca in cui si torna sempre al punto di partenza, il caso Cesare Battisti. Era l’8 giugno 2011 quando la Corte costituzionale brasiliana negò l’estradizione nei confronti dell’ex militante dei Proletari armati per il comunismo, detenuto in Brasile dal 2007, dopo aver dovuto abbandonare la Francia dove viveva dal 1981. Quando la Corte emise il suo verdetto, Battisti aveva già ottenuto da oltre due anni lo status di rifugiato politico concessogli dall’allora ministro della Giustizia Tarso Genro. Le pressioni italiane, dopo quella decisione, erano state senza precedenti, tali da richiamare addirittura...

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