Visioni

«Lost in Veneto», il Nord est tra miti e spaesamenti

«Lost in Veneto», il Nord est  tra miti e spaesamentiUna scena da «Lost in Veneto»

Palcoscenico Una parabola di una regione senza più identità: è lo spettacolo che Massimo Carlotto ha cucito insieme a Loris Contarini. Colonna sonora curata da Rachele Colombo e Paolo Valentini

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 13 dicembre 2017
Spaesato, con i capannoni vuoti e la testa piena di dubbi, sempre meno «locomotiva» perché perfino l’economia del cemento annaspa nel binario morto, un angolo che sopravvive inseguendo il mito della Serenissima che ormai è già virato nell’autonomia di Zaia. Lo specchio del Nord Est si riflette bene nel «puzzle» di storie vere, ironiche e sintomatiche che Massimo Carlotto ha cucito insieme a Loris Contarini. Grazie alla colonna sonora di Rachele Colombo, musicista a tutto tondo e voce «folk» senza latitudini, e di Paolo Valentini (che regala atmosfere non solo tecnicamente ineccepibili) Lost in Veneto – questo il titolo dello...

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