Politica
Lotti si autosospende, Zingaretti ringrazia. Renziani in rivolta
Democrack L’ex ministro si arrende ma avvisa: fa quasi sorridere che la richiesta di dimissioni arrivi da un senatore di lungo corso già coinvolto in una celebre seduta spiritica in pagine buie della storia del Paese. Le minoranze accusano: è un’epurazione. Il leader: riforma del Csm, ma la magistratura resti indipendente
Luca Lotti, ex ministro ed ex plenipotenziario di Renzi
Democrack L’ex ministro si arrende ma avvisa: fa quasi sorridere che la richiesta di dimissioni arrivi da un senatore di lungo corso già coinvolto in una celebre seduta spiritica in pagine buie della storia del Paese. Le minoranze accusano: è un’epurazione. Il leader: riforma del Csm, ma la magistratura resti indipendente
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 15 giugno 2019
Alla fine della prima vera giornata nera del Pd post renziano, il segretario Nicola Zingaretti può dire solo ‘fino a qui tutto bene’. Fino a qui. Luca Lotti, ex braccio destro di Matteo Renzi si è autosospeso dal Pd, i renziani inneggiano al suo «amore per il partito» e accusano, più o meno esplicitamente, il leader di «giustizialismo» e di tentativi di «epurazione», «ormai non ci mandano neanche più in tv». IL PD È SCIVOLATO in pochi giorni in una guerra civile. Fino a qui a uscirne male sono le minoranze. Quella renziana, perché Lotti è stato principale petalo del...