Cultura
Louise Glück, meditazioni metafisiche su sfondi ordinari
NOBEL LETTERATURA Alla poeta statunitense, autrice anche di sillogi e saggi, il massimo riconoscimento dall’Accademia di Svezia. Le poesie sono insieme autobiografia e commento, l’alternarsi metronimico di aneddoto e risposta, mentre affiorano disordinate le memorie. Da Persefone a Demetra, la mitologia diventa strumento di analisi e trasfigurazione di sé
Louise Glück (1977)
NOBEL LETTERATURA Alla poeta statunitense, autrice anche di sillogi e saggi, il massimo riconoscimento dall’Accademia di Svezia. Le poesie sono insieme autobiografia e commento, l’alternarsi metronimico di aneddoto e risposta, mentre affiorano disordinate le memorie. Da Persefone a Demetra, la mitologia diventa strumento di analisi e trasfigurazione di sé
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 9 ottobre 2020
Un giardino, un villaggio, un interno domestico: sono questi i mondi ordinari, circoscritti, in cui risuonano, esatte, le parole pronunciate quasi sottovoce da Louise Glück nei suoi brevi versi, intensi oltre l’apparente semplicità. La sua lingua ha la leggerezza del debole vento che spira sul New England nella bella stagione, e insieme la sicurezza di una maestria, semplice e disadorna, ma densa di sentimenti profondi, che portano all’animo umano partendo dalle piccole esperienze quotidiane, da un aneddoto personale o familiare. E mentre si racconta e compone la sua biografia in versi, Glück dipinge raffinati studi della psiche, invitandoci a partecipare,...