Lavoro
Luana, una morte sempre più assurda
Omicidi bianchi Indagini chiuse, accertata la rimozione delle sicurezze sull'orditoio killer, dolosamente manomesso per ottenere l'8% di produzione in più. Ma senza vantaggi economici: "Era usato solo per la campionatura, e non avrebbe generato alcun guadagno per l'azienda".
Un murale dedicato alla giovane apprendista operaia
Omicidi bianchi Indagini chiuse, accertata la rimozione delle sicurezze sull'orditoio killer, dolosamente manomesso per ottenere l'8% di produzione in più. Ma senza vantaggi economici: "Era usato solo per la campionatura, e non avrebbe generato alcun guadagno per l'azienda".
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 7 ottobre 2021
Riccardo ChiariPRATO
L’accertata rimozione delle sicurezze sull’orditoio che cinque mesi fa uccise l’apprendista operaia Luana D’Orazio, avrebbe fruttato solo l’8% di produzione in più rispetto a un macchinario che, per giunta, era usato solo per la campionatura. “E non ci sono stati riscontri tangibili dal punto di vista economico”, viene puntualizzato dagli uffici della polizia giudiziaria della procura pratese, visto che la campionatura non influisce sul fatturato aziendale. In definitiva la manomissione “non avrebbe generato alcun guadagno per l’azienda”. Ma è costata la morte di una ragazza madre di 22 anni. Rimasta uccisa sul colpo, come evidenziato dal consulente nominato dalla procura,...