Italia
Luca Mercalli: «Ora è tardi, non si interviene nei momenti di emergenza»
Intervista «Bisogna lavorare sulle infrastrutture: canali, dighe, tubazioni e tanto altro, sono lavori che richiedono anni e che andavano fatti tempo fa. Sentiamo da tanto tempo che bisogna riparare gli acquedotti perché circa il 40% dell’acqua potabile viene disperso per le perdite delle reti idriche. Qualcosa è stato fatto? No»
Il fiume Po ai minimi a Boretto in provincia di Reggio Emilia – LaPresse
Intervista «Bisogna lavorare sulle infrastrutture: canali, dighe, tubazioni e tanto altro, sono lavori che richiedono anni e che andavano fatti tempo fa. Sentiamo da tanto tempo che bisogna riparare gli acquedotti perché circa il 40% dell’acqua potabile viene disperso per le perdite delle reti idriche. Qualcosa è stato fatto? No»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 9 luglio 2022
Luca Mercalli Luca Mercalli, presidente dell’Istituto di meteorologia e divulgatore, partiamo dalla domanda che in molti si stanno facendo in questi giorni: era prevedibile la siccità che ha colpito diverse regioni d’Italia, in particolare quelle del Nord? La siccità è un fenomeno lento, cumulativo, che comincia all’inizio senza grandi preoccupazioni e poi via via diventa un’emergenza. I primi segnali si sono avuti nel tardo inverno, quando non ci sono state piogge per diverso tempo tra dicembre e marzo. Però nel Nord Italia normalmente le piogge più intense dell’anno sono attese tra aprile e maggio, quindi fino a marzo abbiamo tutti...