Cultura
Luca Pietromarchi, esercizi semi-onirici di resistenza al virus
SCAFFALE A proposito di «Zero virgola io. Prose brevi dalla terapia intensiva», edito da Viella
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SCAFFALE A proposito di «Zero virgola io. Prose brevi dalla terapia intensiva», edito da Viella
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 9 giugno 2021
La aggraziata leggerezza di un avversario del pessimismo hobbesiano, non perciò votato alla fede pregiudiziale nelle virtù del genere umano, accompagna la descrizione di passaggi anche drammatici in Zero virgola Io (Viella, pp. 58, euro 10,00), dove l’Io è Luca Pietromarchi, colpito dal Covid e perciò finito nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Umberto I di Roma. Un giorno, la parola «positivo» cade, con nonchalance, a spezzare la routine dei controlli sistematici cui l’autore deve sottoporsi: l’informazione non sembra riconducibile a qualcosa di preoccupante, nessun sintomo si manifesta e l’Io si ritiene inattaccabile per una lunga, illusoria settimana. Poi,...