Internazionale
L’uccisione di Soleimani spariglia le carte afghane. Ed è caccia ai Talebani filo-Teheran
Equilibrio precario Kabul stretta tra Washington e il vicino iraniano. Intanto i droni americani avrebbero colpito mullah Nangyalai, con le solite conseguenze letali sui civili
Mullah Nangyalai in una foto del 1979
Equilibrio precario Kabul stretta tra Washington e il vicino iraniano. Intanto i droni americani avrebbero colpito mullah Nangyalai, con le solite conseguenze letali sui civili
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 10 gennaio 2020
L’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani spariglia le carte afghane, mette a rischio il processo di pace tra Washington e i Talebani, ha già prodotto nuovi morti civili e costringe a piroette diplomatiche il governo di Kabul, diviso tra due spinte contrapposte. Da una parte un alleato strategico come gli Stati uniti, primo e principale finanziatore del governo e delle forze armate, che in Afghanistan dispone di basi militari e del più nutrito contingente di tutta l’area, tra i 12 e 13mila uomini. Dall’altro il vicino Iran, Paese con cui condivide solidi legami politici, culturali ed economici, oltre a un...