Visioni
«Luci mie traditrici», voci rosso sangue per Sciarrino
Opera Nell'allestimento al Teatro Malibran con le belle scene di Massimo Checchetto, l'illustrazione della vicenda che sfocia nell'assassinio della duchessa è temperata da un costante gioco di straniamenti
Una scena da «Luci mie traditrici» – foto di Michele Crosera
Opera Nell'allestimento al Teatro Malibran con le belle scene di Massimo Checchetto, l'illustrazione della vicenda che sfocia nell'assassinio della duchessa è temperata da un costante gioco di straniamenti
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 25 settembre 2019
Andrea PennaVENEZIA
Il bagaglio dell’ospite, la rosa, il contenuto della tazzina versato dalla duchessa, i volumi nelle librerie, i lampi di luce notturna: sono tante le tracce rosso sangue nella regia di Valentino Villa per Luci mie traditrici di Salvatore Sciarrino, opera del 1998 alla sua prima veneziana. Nell’allestimento di Villa al Teatro Malibran (belle le scene di Massimo Checchetto e i costumi di Carlos Tieppo) l’illustrazione della vicenda, che sfocia nell’assassinio della duchessa e del suo amante da parte del duca, è temperata da un costante gioco di straniamenti: di ambienti, perché il moderno appartamento alto borghese è a un tempo...