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Lucia Bosè, camelie per la signora

Lucia Bosè, camelie per la signoraLucia Bosè in «Gli egoisti» di Juan Antonio Bardem (1955)

Addio all'attrice Visconti e Antonioni, l'ironia libera e anticonformista, gli amori e gli addii

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 28 marzo 2020
Quella di Lucia Bosè è una parabola fatta di libertà indomita. In tante interviste rilasciate, ha sempre detto con piglio deciso che non è mai stata schiava del suo lavoro: «Ho dedicato al cinema il 50% della mia vita, l’altro 50 alla mia indipendenza». Se ne trova testimonianza indelebile in Lucia Bosè – Una biografia di Roberto Liberatori (ed. Sabinae, pp. 404, € 18,00), testo intenso e puntuale uscito a ottobre scorso, presentato dalla stessa Bosè all’ultima Festa del Cinema di Roma. Nata a Milano in una famiglia di modeste origini (i genitori Domenico Borloni e Francesca Bosè provenivano dalle...

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