Alias Domenica
Luciano Erba, la parola decisiva di un poeta in minore
Novecento italiano Il nuovo fascicolo (70) di «Autografo» è dedicato a Luciano Erba, bricoleur e metafisico. Spiccano: l’uso delle rime, l’amicizia con Scheiwiller, il traduttore (Jean de Sponde, Racine, Frénaud)
Cesare Colombo, Ripa di Porta Ticinese a Milano, 1955-’57 ca., courtesy Archivio Cesare Colombo
Novecento italiano Il nuovo fascicolo (70) di «Autografo» è dedicato a Luciano Erba, bricoleur e metafisico. Spiccano: l’uso delle rime, l’amicizia con Scheiwiller, il traduttore (Jean de Sponde, Racine, Frénaud)
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 24 marzo 2024
Sempre attento «agli spazi intermedi» del dire, senza mai poggiare troppo a terra o aspirare a luoghi alti, Luciano Erba ha costruito con perizia fabbrile un’opera calibrata sulla misura del raffinato acume, di originale intelligenza e duttilità versale; «un cosmo qualunque», volendo utilizzare il titolo di una sua poesia, nel contempo però personalissimo, inconfondibile. Celebrato nel 2022, anno del centenario della nascita, con un «Baobab» Mondadori in cui sono raccolte tutte le poesie (cura di Stefano Prandi, introduzione di Maurizio Cucchi), e con la riedizione de L’ippopotamo («Biblioteca d’“Autografo”», Interlinea), Erba è adesso ospite del numero 70 di «Autografo», la...