Alias Domenica
Lucio Fontana, nelle fornaci telluriche
Il «ragionato» delle ceramiche L’ultimo atto della catalogazione delle opere (Skira) apre una nuova stagione di studî: «barocco», ricucire il figurativo e lo spazialista
Lucio Fontana, «La regina delle rose», 1948-’49, terracotta smaltata e lustrata con pietra applicata, © Fondazione Lucio Fontana by SIAE 2022
Il «ragionato» delle ceramiche L’ultimo atto della catalogazione delle opere (Skira) apre una nuova stagione di studî: «barocco», ricucire il figurativo e lo spazialista
Pubblicato più di un anno faEdizione del 5 marzo 2023
Fra i pensieri sparsi pubblicati nel 1950 in Brogliaccio, Raffaele Carrieri scriveva di Lucio Fontana: «Lo vediamo partire come un minatore e tornare con un quarzo a forma di medusa. Se ne va col suo passo di bracciante a costruire fregi intorno ai vulcani. Le sue idee sono semplici e sproporzionate. È il cavamonte della scultura italiana». Soltanto chi aveva conosciuto e frequentato l’artista italo-argentino negli anni trenta poteva provocare questo cortocircuito fra le «maioliche geologiche», a cui aveva dedicato un articolo nel 1939, e le ricerche riprese da Fontana dopo il rientro in Italia a guerra finita, di cui...