Alias Domenica
Lucrezia, Felice e Giulia nella Roma dei papi nepotisti
Storia della Chiesa Maria Antonietta Visceglia ha ricostruito il ruolo delle «signore di curia» nell’epoca delle grandi casate pontificie (Borgia, della Rovere, Medici, Farnese, Pamphilj): Le donne dei papi in età moderna, Viella
Giulia Farnese «ritratta» da Domenichino in Fanciulla e l’unicorno, 1602 ca., Roma, Palazzo Farnese
Storia della Chiesa Maria Antonietta Visceglia ha ricostruito il ruolo delle «signore di curia» nell’epoca delle grandi casate pontificie (Borgia, della Rovere, Medici, Farnese, Pamphilj): Le donne dei papi in età moderna, Viella
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 7 aprile 2024
«Quand’ero solo Enea nessun mi conoscea. Ora che son Pio tutti mi chiaman zio». Così si dice che l’umanista Enea Silvio Piccolomini, divenuto papa Pio II, avesse commentato il formarsi intorno alla sua persona di uno stuolo di nipoti mai visti prima di allora. Tutti mi chiaman zio: in effetti fino ai tempi di Pio II, alla metà del Quattrocento, il nepotismo fu un fenomeno che coinvolse principalmente i maschi della famiglia papale, elevati ai ranghi più alti della gerarchia in nome del loro rapporto di parentela col pontefice regnante. Tutta Roma, in realtà, era una città a netta prevalenza...