Italia

«L’Ue non coprirà il 40% dei costi», la Commissione trasporti di Strasburgo gela i Sì Tav

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Torino-Lione Una delegazione No Tav ricevuta a Bruxelles. «L’Unione Europea deve indirizzarsi verso il progetto più importante con la migliore analisi costi benefici», spiega il presidente Michael Cramer

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 16 ottobre 2014
Il rischio, per chi segue distrattamente la vicenda Tav, è quello di una distorsione cognitiva. In Italia, i governi che si susseguono fanno a gara nel considerare la Torino-Lione ogni volta ancor più prioritaria. Superati i confini, questa verità apparentemente inossidabile si frantuma in mille pezzi. I dubbi, prima della Francia e ora quelli dell’Europa, lo testimoniano. Ecco, perché la delegazione No Tav – italiana e francese – ospite degli europarlamentari (Lista Tsipras, M5s, Verdi) a Bruxelles, si è voluta attenere ai documenti ufficiali-istituzionali (accordi, trattati, rapporti) e non quelli di parte, per sollevarne le contraddizioni interne. Ma a sorprendere...

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