Lavoro

Luigi «Smart» Di Maio contro i sindacati: il futuro è una start-up

Luigi «Smart» Di Maio contro i sindacati: il futuro è una start-upLuigi Di Maio (Movimento Cinque Stelle) – La Presse

Il caso Susanna Camusso (Cgil): «Stiamo tornando all'analfabetismo della Costituzione. Parla di cose che non conosce con un linguaggio autoritario e insopportabile. Non sa come è fatto un sindacato, non sa che non è un'organizzazione statuale di cui decidi le modalità organizzative, è una libera associazione». Il candidato ha profetizzato l'arrivo di una «Smart Nation» con il Movimento 5 Stelle a Palazzo Chigi. «Internet - ha detto il candidato premier - è la più grande fabbrica di posti di lavoro al mondo». Di «posti di lavoro» ce ne sono in realtà pochi, molti di più sono i precari della «gig-economy», l’economia dei «lavoretti»

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 1 ottobre 2017
Per rendere credibile la candidatura a premier per il Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio si divide tra Renzi e Macron. Come fece l’ex premier al tempo del varo del Jobs Act ieri al «festival del lavoro» di Torino ha attaccato i sindacati: «Si auto-riformino o ci pensiamo noi». Come il presidente francese anche il pentastellato vuole trasformare il paese in una «Smart Nation» (Macron dice: «Start Up Nation»). Due proposte che seguono il manuale del populista: anti-casta e generazionale (i sindacati sono «vecchi» e hanno «pensioni d’oro»); neo-liberista (elogio degli «startupperoi» a cui Macron ha riconosciuto «un’agilità quasi animale»);...

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