Politica

L’ultima condizione di Zingaretti: «Non sarà una staffetta»

L’ultima condizione di Zingaretti: «Non sarà una staffetta»

Partito democratico Il Pd invia il segretario sul Colle con una standing ovation. Lui avverte: deve essere una svolta, non una manovra di palazzo

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 29 agosto 2019
È un applauso lunghissimo, «una standing ovation» la definiranno con senso di liberazione al Nazareno, quello che accoglie la relazione di Nicola Zingaretti nell’aula dei gruppi parlamentari di Montecitorio, alle dieci di mattina, quando chiede il mandato per dare al Colle la disponibilità del Pd a verificare «con il presidente incaricato le condizioni politiche e programmatiche e contribuire a dare vita al nuovo governo». Pienone: c’è la direzione, i parlamentari, gli europarlamentari. I giorni della tensione potrebbero sciogliersi in emozione per un risultato – il nuovo governo – che se non raggiunto a quell’ora è a portata di mano. Sarebbe...

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