Visioni

L’ultima frontiera di Jazz & Wine of Peace

L’ultima frontiera di Jazz & Wine of PeaceSimone Zanchini e Antonello Salis

Musica La ventitresima edizione si è chiusa proprio un giorno prima del nuovo 'lockdown' con una serie di eventi di prestigio

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 31 ottobre 2020
Come può essere un Festival Jazz ai tempi del coronavirus? Una battaglia, tra cancellazioni di tour, coprifuochi veri (in Slovenia annullati all’ultimo momento i tradizionali concerti transfrontalieri) e annunciati, disdette del pubblico, sostituzioni di musicisti in corsa. Fare un Festival jazz in queste condizioni è un atto di resistenza. E Jazz & Wine of Peace, edizione numero ventitre, è riuscito a mantenere la programmazione e concludere il suo cammino proprio il giorno prima del nuovo Dcpm che ha chiuso nuovamente tutti gli spazi dal vivo, cinema e teatri.  PROGRAMMAnutrito, più di trenta concerti in quattro giorni, con un preferenza per...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi