Alias Domenica
L’umanesimo laconico di Sol LeWitt
A Napoli, Galleria Artiaco, "Lines, Forms, Volumes 1970s to Present", a cura di Lindsay Aveilhé Dagli esordi concettuali al turning point di un nuovo mondo, l’artista di Hartford, morto nel 2007, «torna» nell’amata Italia con i suoi vividi moduli geometrici. Nei suoi «Wall Drawings» il tipo di rapporto con il reale richiama l’arte di Piero
"Sol Lewitt: Lines, Forms, Volumes 1970s to Present", veduta parziale della mostra, courtesy Galleria Alfonso Artiaco, Napoli, 2019, foto Luciano Romano
A Napoli, Galleria Artiaco, "Lines, Forms, Volumes 1970s to Present", a cura di Lindsay Aveilhé Dagli esordi concettuali al turning point di un nuovo mondo, l’artista di Hartford, morto nel 2007, «torna» nell’amata Italia con i suoi vividi moduli geometrici. Nei suoi «Wall Drawings» il tipo di rapporto con il reale richiama l’arte di Piero
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 13 ottobre 2019
Mario Francesco SimeoneNAPOLI
Sbocciando in ampie campiture oppure contraendosi in tracce affilate, i Wall Drawings di Sol Lewitt si estroflettono dalla superficie architettonica della Galleria di Alfonso Artiaco, inondata dalla luce granulare e obliqua del primo pomeriggio di inizio ottobre. Il vigoroso pigmento nero fraziona il candore delle pareti, attenendosi a un calcolo rigorosamente distante dalle pieghe dell’individualismo, pur risultando non del tutto estraneo al presentimento del sublime. Il mondo delle cose è sveglio, geometricamente raggiante e vibrante di razionalità. In occasione di Lines, Forms, Volumes 1970s to Present, mostra curata da Lindsay Aveilhé, editrice del catalogo ragionato dei Wall Drawings, la galleria...