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L’innamorato della Bastiglia

L’innamorato della BastigliaWilly Ronis. Fotografie 1934-1998 Ministère de la Culture / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine / Dist RMN-GP © Donation Willy Ronis

Mostre «Willy Ronis, fotografie 1934-1998», alla casa dei Tre Oci di Venezia fino al 6 gennaio

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 15 settembre 2018
Tempo come andamento o movimento: lento, mosso, accelerando, rallentando. Anche nella musica, come nella fotografia, è relativo e la sua scelta dà l’impronta decisiva all’interpretazione. Dietro c’è l’istinto, naturalmente, ma anche tanta disciplina, studio conoscenza, attesa. Per Willy Ronis (Parigi 1910-2009) si tratta di coniugare i suoi mondi di provenienza: madre pianista e padre fotografo, entrambi sfuggiti ai pogrom dell’Europa dell’Est. Lei lituana, lui ucraino (erroneamente sui documenti francesi il cognome fu trascritto come Roness, ma anni dopo il figlio avrebbe provveduto a farli rettificare). Certo, avrebbe voluto fare il violinista, come ci ricorda anche quell’autoritratto scattato nella primavera del...

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