Visioni

L’umanità in cerca di una strada

L’umanità in cerca di una strada«A Letter to My Nephew» – Foto di Zani-Casadio per gentile concessione del Ravenna Festival

A teatro «A Letter to My Nephew» del coreografo e regista Bill T. Jones, intreccio di attualità e storia intima. A Ravenna Festival un lavoro che a ogni messa in scena «rinasce» modulandosi sul momento e il luogo in cui è rappresentato

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 14 luglio 2018
Una scena scura con sullo sfondo una consolle. Un uomo nero, vestito di bianco con felpa e cappuccio. Uno scontro coinvolge più persone, le urla riempiono le orecchie. Poi silenzio. Il gruppo si blocca in un fermo immagine. Si ode un suono di campane. «One, two, three, four, five….». Il movimento riprende come un respiro fatto di fiati solitari, chissà per cosa si lottava. forse per noia, forse per rabbia. Danze metropolitane scandite da una voce fuori campo che è quella del coreografo. Su un grande piano  quadrato, appaiono parole in proiezione. «Caro nipote, a Ravenna è estate. Le cose...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi