Visioni
L’umanità perduta di Thomas Ostermeier
A teatro Trentatreesima edizione per il festival portoghese di Almada, una rassegna che prova a esprimere un progetto d’insieme e di ricerca. Il regista tedesco propone il suo adattamento de «Il gabbiano» di Cechov e un monologo contemporaneo «Susn» di Herbert Achternbusch
Una scena da Il gabbiano, sotto altri spettacoli proposti nel cartellone del Festival di Almada
A teatro Trentatreesima edizione per il festival portoghese di Almada, una rassegna che prova a esprimere un progetto d’insieme e di ricerca. Il regista tedesco propone il suo adattamento de «Il gabbiano» di Cechov e un monologo contemporaneo «Susn» di Herbert Achternbusch
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 23 luglio 2016
Gianfranco CapittaALMADA
Il Festival di Almada è arrivato alla sua 33° edizione, ha moltiplicato i suoi momenti di ricerca (quest’anno l’approfondimento dedicato a un maestro che era toccato negli ultimi anni a Luis Miguel Cintra e Peter Stein, verteva sul lavoro del portoghese Ricardo Pais), ed è riuscito a pescare in Europa diverse cose interessanti. Il ruolo principe era del tedesco Thomas Ostermeier, eterno giovane e direttore della Schaubühne berlinese, di cui sono andate in scena due diverse modalità di lavoro. Quella da grande palcoscenico e di cospicua compagnia era Il gabbiano di Cechov prodotto dallo svizzero Theatre du Vidy, in francese...