Italia

L’Umbria fa un salto indietro, stop all’aborto farmacologico

L’Umbria fa un salto indietro, stop all’aborto farmacologicoManifestazione per la Ru486 – Ansa

Nel libro nero della sanità La presidente leghista Tesei cancella la delibera regionale: abolito anche il day hospital, serviranno almeno 3 giorni di ricovero ospedaliero. Esulta Pillon

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 16 giugno 2020
Applicare la legge 194 in Umbria diventa sempre più difficile. Tenendo fede a un impegno scritto persino nel proprio programma elettorale, la presidente Donatella Tesei (Lega) ha cancellato la delibera con cui si consentiva l’interruzione volontaria di gravidanza in forma farmacologica a casa o in day hospital. Da adesso, le donne che vorranno abortire dovranno farsi ricoverare in ospedale per almeno tre giorni, affare peraltro non semplicissimo se è vero che, come si stima, in Umbria due medici su tre sono obiettori di coscienza. UN PASSO INDIETRO inquietante che vanifica anni di lotte sfociate soltanto nel 2018 in una timida...

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