Cultura

Lungo la «doppia frontiera», tra ragion di Stato e terrorismo

Lungo la «doppia frontiera», tra ragion di Stato e terrorismoL’immagine simbolo della strage compiuta da Settembre nero alle Olimpiadi di Monaco del 1972

Saggi L’approccio italiano, e di altri Paesi, verso i gruppi armati arabi specie dopo la strage del ’72 a Monaco. «Il “Lodo Moro”» di Valentine Lomellini, pubblicato da Laterza, fa chiarezza su quella fase. Attraverso una ricostruzione storico-documentale il libro liquida la narrazione di una presunta anomalia italiana sul tema, derubricando a «leggenda» l’ipotesi di un «accordo sottobanco» garantito dal solo Moro e codificando, invece, la questione come fattore organico alla geopolitica dell’epoca

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 14 aprile 2022
«Il sacrificio degli innocenti in nome di un astratto principio di legalità, mentre un indiscutibile stato di necessità dovrebbe indurre a salvarli, è inammissibile. Tutti gli Stati del mondo si sono regolati in modo positivo». Così Aldo Moro si rivolgeva all’allora ministro dell’Interno Francesco Cossiga nella lettera fattagli recapitare il 29 marzo 1978 dalla «prigione del popolo» delle Brigate Rosse che 13 giorni prima lo avevano sequestrato mentre si recava in Parlamento per il voto di fiducia al governo di «solidarietà nazionale» che, trent’anni dopo la rottura del maggio ’47, riportava democristiani e comunisti a collaborare alla guida del Paese....

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