Politica
L’unica flessibilità dell’Europa è certificare una grave recessione
Fondi europei e austerity Della «flessibilità» promessa a parole non esiste nessuna traccia negli accordi finali. Gli unici investimenti pubblici possibili sono i fondi strutturali. E' paradossale ma se Renzi vuole uscire dall’austerity e «sforare» il patto di stabilità deve chiedere a Juncker di certificare una «grave recessione» dell'Italia
Jean-Claude Juncker – Reuters
Fondi europei e austerity Della «flessibilità» promessa a parole non esiste nessuna traccia negli accordi finali. Gli unici investimenti pubblici possibili sono i fondi strutturali. E' paradossale ma se Renzi vuole uscire dall’austerity e «sforare» il patto di stabilità deve chiedere a Juncker di certificare una «grave recessione» dell'Italia
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 18 luglio 2014
Quindici Luglio, ore 22.45, Roma. Enrico Mentana su La7 commenta il discorso del premier davanti ai gruppi parlamentari del Pd: «Renzi è nato nel 1975, l’anno in cui appariva il film Amici Miei, in cui venne coniata la locuzione ’supercazzola’ per dire parlare tanto per non dire molto… Nella sostanza non ha affrontato né l’Italicum né la riforma del senato. I contenuti non ci sono». 15 luglio, ore 10.30, Strasburgo. «Dico ai governi resistete più spesso alle tentazioni di critica quando ritornate nelle vostre capitali rispetto a decisioni che avete preso assieme a Bruxelles». Così il neo presidente della Commissione...