Internazionale
L’unica legge del Centrafrica è il machete
Reportage Antibalaka contro Seleka, una guerra feroce sotto la maschera del conflitto religioso. Nelle strade di Bangui le milizie fuori controllo seminano il terrore sotto lo sguardo impotente dei soldati francesi e delle truppe interafricane
L'arresto di un miliziano seleka da parte di un soldato burundese – Ugo Lucio Borga/EchoPhoto
Reportage Antibalaka contro Seleka, una guerra feroce sotto la maschera del conflitto religioso. Nelle strade di Bangui le milizie fuori controllo seminano il terrore sotto lo sguardo impotente dei soldati francesi e delle truppe interafricane
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 15 marzo 2014
Ugo Lucio BorgaBANGUI
L’uomo sdraiato a terra non muove un muscolo. Solo gli occhi ruotano, in ogni direzione, prima di concentrarsi sulla bomba a mano che i soldati burundesi hanno posato sulla terra rossa, a venti centimetri dal suo volto. Le strade si sono svuotate all’improvviso, l’ipnotico abbaiare dei kalashnikov risuona nei vicoli del quartiere Meskine, interrotto dal tonfo sordo di un rpg. Secondo il capitano Nkengurutse, l’uomo era pronto a colpire i militari dell’Unione africana che rastrellano il quinto arrondissement di Bangui. Un Seleka. «Quella bomba a mano era per noi – dice -. Ce l’aveva in tasca, aveva già tolto il...