Europa
Lunìk IX, il ghetto che non esiste
Slovacchia Nella città slovacca di Košice l’esclusione dei rom, confinati in quello che un tempo era un normale quartiere di palazzoni per operai, è ormai istituzionalizzata. E al vecchio pregiudizio si è aggiunta la nuova furia sovranista dell’estrema destra
Košice, Slovacchia. Uno scorcio di Lunìk IX, il più grande ghetto rom dell’Europa orientale
Slovacchia Nella città slovacca di Košice l’esclusione dei rom, confinati in quello che un tempo era un normale quartiere di palazzoni per operai, è ormai istituzionalizzata. E al vecchio pregiudizio si è aggiunta la nuova furia sovranista dell’estrema destra
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 3 settembre 2019
Alessandra BrigantiKošice (Slovacchia)
Per gli abitanti di Košice, Lunìk IX semplicemente non esiste. O meglio, non esiste più da almeno trent’anni. Prima era un quartiere come tanti altri. Palazzoni popolari destinati a operai e impiegati pubblici. Rom o slovacchi, non importava. Il comunismo aveva bisogno di proletari, non di etnie. Quando il mondo celebrava la caduta del muro di Berlino, intorno a Lunìk IX venivano eretti degli altri muri che forse non erano mai stati abbattuti realmente. Fu il comune di Košice a prendere la decisione. A Lunìk IX dovevano essere deportati tutti i rom, quelli che abitavano nelle case diroccate del centro...