Cioè? Si tenterà di governare cosa? L’innovazione o il digitale?
Le domande sono giustificabili anche solo leggendo la seguente affermazione
Il regolamento prova a definire cosa sia l’intelligenza artificiale, compito niente affatto facile anche per gli esperti.
Lo sarebbero ancora di più se si potesse andare a cercare, nell’archivio storico di qualche redazione, come fu che la Commissione Europea tentò senza successo, negli anni 80 e 90, di governare l’evoluzione del digitale [cosa molto diversa del “governo dell’innovazione”] verso l’interconnessione di sistemi aperti, senza che nessuno si ponesse il problema di offrire, all’opinione pubblica, una definizione, non solo tecnica, di “sistema aperto”.
Il governo del digitale può generare innovazione. Lo ha fatto un ambiente europeo di gestione della relazione tra “utente scientifico” e “computer”, generando il Web.
Il governo dell’innovazione ci ha portati alle allucinazioni del capitalismo [Naomi Klein: Internazionale n. 1515 del 9/15 Giugno 2023].
Se leggo, come ho appena fatto,
https://ilmanifesto.it/mema-una-creatura-intelligente-allincrocio-dei-mondi
e
https://ilmanifesto.it/lalternativa-sociale-e-pubblica-allai-nuova-stella-del-mercato
provo un senso di sgomento … che mi indurrà a porre fine alla mia 40ennale “resilienza” se “il Manifesto” risponde posistivamente a questa domanda: una creatura intelligente “algoritmica” può essere un’alternativa sociale??