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L’Unione europea entra nella casa di carta

L’Unione europea entra nella casa di carta

Mediaset La botta per l’universo politico mediatico che assurse ai luoghi di comando fin dai primi anni Ottanta del secolo passato, condizionando trasversalmente leggi e istituzioni grazie all’assenza di una buona normativa sul conflitto di interessi, è pesante. L’edificio della legge Gasparri è lesionato e potrebbe cadere come una casa di carta

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 5 settembre 2020
«Verrà il giorno…», diceva Fra Cristoforo a Don Rodrigo. E il giorno è arrivato. La recente sentenza della corte di giustizia europea (richiesta dal Tar del Lazio) ha bocciato l’articolo 43 del Testo unico del 2005 volto ad impedire a chi abbia una posizione di mercato prevalente (ovvero superiore al 40% dei ricavi nell’intero settore) nelle telecomunicazioni di superare la soglia del 10% nel «sistema integrato delle telecomunicazioni». E così ha fatto cadere pure la decisione dell’autorità italiana per le comunicazioni (Agcom, delibera n. 178/17/CONS) di limitare al 9,9% la quota in Mediaset del gruppo francese di Vivendi, costringendo quest’ultimo...

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