Alias

L’universo «classic» di una regina

L’universo «classic» di una reginaBenjamin Britten

Storie/Il legame tra la musica classica ed Elisabetta II. Da Sir Simon Rattle a Benjamin Britten

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 17 settembre 2022
Chissà se i compositori Arnold Bax (Morning Song, “Maytime in Sussex”, 1946), William McKie (We Wait for thy Loving Kindness, 1947), Herbert Howells (Behold, O God Our Defender, 1952), William Walton (Orb and Sceptre Coronation March, 1953), Ralph Vaughan Williams (O Taste and See, 1953) e Benjamin Britten (Choral Dances from Gloriana, 1954) anche nuovo arrangiatore (1962) dell’inno God Save the Queen, all’epoca s’immaginano l’effetto pop di questi loro brani classici, scritti per celebrare la principessa e poi l’incoronazione di Queen Elizabeth II. Regina pop, regina classica, dunque, giacché pop e classica nel corso della storia del Novecento talvolta si...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi