Visioni
L’universo di Gabrio Baldacci
Note sparse Con le sue chitarre parlanti, il musicista regala uno dei migliori album del 2020
Note sparse Con le sue chitarre parlanti, il musicista regala uno dei migliori album del 2020
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 9 dicembre 2020
Si apre un sipario elettrico e sono subito lampi, tuoni, rumori,saette, satori: chitarra, loop station, drum machine a tessere una vela per solcare un oceano buio in tempesta. Avvertiamo già dal primo minuto che siamo al cospetto di un disco immaginifico, torrenziale, importante. Haiku elettro/elettronici, un Blind Willie Johnson asciugato del suo dramma crudo e catapultato in una pellicola nel Grand Canyon. E poi fratture, sincopi, astrazioni, blues cubista, ruggine, cenere, pioggia, polvere. Gabrio Baldacci, schivo e talentuoso, già con Gianluca Petrella e Dinamitri Jazz Folklore, con le sue chitarre parlanti crea mondi: un universo uno e trino, un triplo...