L’universo di «Lamb» unisce il punto di vista dell’uomo e dell’animale
Il regista Valdimar Jóhannsson
Visioni

L’universo di «Lamb» unisce il punto di vista dell’uomo e dell’animale

Intervista Conversazione con il regista islandese Valdimar Jóhannsson, allievo di Béla Tarr. Il suo film d'esordio, un horror «degenere», è diventato subito un cult

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 13 aprile 2022
È un’evidenza quotidiana quella per cui in ogni essere umano sia presente una parte animalesca più o meno in attività a seconda delle circostanze. Eppure, quando in Lamb questo assunto si esplicita in immagine, non possiamo che provare un misto di ribrezzo e curiosità di fronte alla figura di Ada, metà pecora metà bambina, adottata dalla coppia di allevatori protagonisti del film. Per Valdimar Jóhannsson, islandese nato nel 1978, questo è il primo lungometraggio e arriva dopo un lungo periodo di studi, in particolare alla «film factory» di Béla Tarr a Sarajevo. «Ci veniva chiesto di realizzare un film che...

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