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L’universo parallelo di John Lurie

L’universo parallelo di John LurieJohn Lurie

Pagine/L’artista newyorkese ha pubblicato un libro autobiografico, «The History of Bones» Fondatore della band Lounge Lizards, è stato, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, esponente di spicco della scena «no wave»

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 26 febbraio 2022
Inevitabile identificare John Lurie, con le sue inconfondibili silhouette e mimica facciale, nel film Down by Law del 1986 di Jim Jarmusch, in prigione con i due compari fuggiaschi (Roberto Benigni e Tom Waits), mentre intona il mantra «I scream, you scream, we all scream for ice cream», innestando una specie di goliardica mini rivolta (inconsapevole o forse molto consapevole metafora di come sia particolarmente semplice fare la rivoluzione). Espressione ieratica, ironica e sardonica, indimenticabile, portamento tra il regale e il teppistico. Al suo attivo anche un’altra grande interpretazione, sempre sotto la guida di Jim Jarmusch, nello stupendo Stranger than...

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