Internazionale
L’uomo forte Dodik sfida Washington e l’Onu. Trema la Bosnia-Erzegovina
Republika Srpska Sale la tensione dopo l’annuncio delle sanzioni Usa contro il leader dell’entità serbo-bosniaca, che tra corruzione e calcoli elettorali sente crescere la voglia di secessione. Accordi di Dayton in gioco
Milorad Dodik durante una conferenza stampa a Sarajevo – Ap
Republika Srpska Sale la tensione dopo l’annuncio delle sanzioni Usa contro il leader dell’entità serbo-bosniaca, che tra corruzione e calcoli elettorali sente crescere la voglia di secessione. Accordi di Dayton in gioco
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 9 gennaio 2022
Una colonna di macchine, degli spari esplosi in aria, insulti lanciati contro un gruppo di fedeli all’uscita dalla moschea dopo la preghiera del mattino. A Janja, Bosnia nord-orientale, dove intere famiglie musulmane vennero sterminate nella guerra degli anni Novanta, la vigilia del Natale ortodosso si festeggia anche così. Non sono passate nemmeno 24 ore dall’annuncio del dipartimento del Tesoro degli Stati uniti sulle sanzioni contro l’uomo forte della Republika Srpska (Rs, una delle due entità, a maggioranza serba, della Bosnia-Erzegovina), Milord Dodik, accusato di corruzione e destabilizzazione del Paese, che già il clima di tensione diventa rovente, per di più...
Errata Corrige
Republika Srpska, sale la tensione dopo l’annuncio delle sanzioni Usa contro il leader dell’entità serbo-bosniaca, che tra corruzione e calcoli elettorali sente crescere la voglia di secessione. Accordi di dayton in gioco