A scuola i bambini e i ragazzi subiscono ogni giorno gli effetti di certi sistemi di valutazione, spesso nozionistici, spesso distaccati dalla realtà tanto da pretendere che siano già competenti prima che abbiano sviluppato abilità e conoscenze e senso logico/critico che indubbiamente si acquisisce e si matura con il tempo e con l’ esposizione al mondo della conoscenza in maniera attiva, immersiva, condivisiva e costruttiva e non mi riferisco alla moda dell’ apprendere tutto digitale. Si diventa quindi uomini e donne di cultura quando a mio avviso, cone sosteneva Umberto Eco, si è capaci di sapere dove trovare informazioni. E se la scuola ha funzionato, funziona bene, non si può cadere nell’ errore come ha fatto il ministro, perché basterebbe un po’ di logica se non si ha nozionismo temporale tout court: l’ età moderna per quelle stesse convenzioni imposte a scuola si apre con la scoperta ( conquista !!!) dell’ America, ovvio che Galileo Galilei con il suo metodo scientifico appartenga a questa era e sia perciò successivo a Colombo primo protagonista dell’ epoca moderna. Poi certo, c’è tutto un fermento medievale di protesta, ribellione, tentativi di emancipazione nel medioevo che è periodo precursore delle grandi scoperte, ma questa è una parentesi precedente che non poteva avere Galileo come protagonista! Eh no, almeno per logica! La verità è che certa politica propina miti per tenere a bada le masse, revisioni per avere più potere, e se il tutto fosse una sorta di forma mentis della destra di cui è ormai satura la nostra società, ovvero intervenire in ogni dibattito pieni di ignoranza purché con i propri discorsi ci si affermi seppure monchi gravemente di verità? Io mi preoccupo per i bambini e i ragazzi che potrebbero prendere ad esempio queste forme di stare al mondo con gli altri e di costruzione della conoscenza e della cultura come le uniche per affermarsi…ed essere primi…essere pure ministri purché sia!