Cultura

Lupi solitari, quel senso comune che uccide

Lupi solitari, quel senso comune che uccideIl presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier in visita al memoriale di Utøya che ricorda la strage del 2011 – Britta Pedersen/Ap

Percorsi «Rete nera», di Luca Mariani, per Futura Editrice. Dai killer Breivik e Tarrant, un viaggio nel suprematismo che guarda (anche) alla Russia di Putin. Un radicalismo di destra che si è andato trasformando in una esplicita strategia di morte e terrore. Ma che muove da una «visione del mondo» ben presente nel mainstream politico. La presentazione lunedì 28 al Libraccio di Roma con Padre Giulio Albanese, Maurizio Landini, Walter Verini e Andrea Ferro

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 25 marzo 2022
Le idee che muovono la violenza, che fanno di una nuova generazione di estremisti di destra da un lato dei possibili terroristi, dall’altro dei sostenitori, forse solo tragicamente più coerenti, di tesi che caratterizzano ormai da tempo il dibattito pubblico in gran parte delle società del pianeta. Mentre, allo stesso modo, la diffusione di questa nuova ideologia dell’odio si trasforma attraverso il web e i social in uno strumento per il reclutamento e l’organizzazione, per una «formazione quadri» che si svolge nell’era della politica individuale che spesso soppianta le piazze ricolme di un tempo con la radicalità profonda e irriducibile...

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