Internazionale

L’uranio impoverito uccide ancora

L’uranio impoverito uccide ancoraValle di Prescevo (Serbia del sud), specialista dell’esercito di Belgrado rileva la contaminazione radioattiva in area colpita da proiettili all’uranio impoverito – Livio Senigalliesi

Balcani 366 i militari italiani morti. Allarme tumori in Serbia colpita dalle bombe Nato nel 1999: sono 7.500 i nostri soldati che si sono ammalati dopo le missioni in Bosnia (1995) e in Kosovo (1999), ma è silenzio sui civili contaminati nelle zone bombardate

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 28 maggio 2019
«A soli due giorni dalla morte di Daniele Nuzzi un altro militare ci lascia…». È Domenico Leggiero dell’Osservatorio Militare ad annunciarlo sulla pagina Facebook «Vittime dell’uranio impoverito» il 18 aprile scorso. È la 366esima vittima per uranio impoverito tra i militari italiani, la cosiddetta «Sindrome dei Balcani». Il caso era scoppiato nel 2001 con l’emergere dei primi casi di militari italiani ammalatisi o deceduti al rientro dalle missioni in Bosnia Erzegovina e Kosovo. Paesi che, assieme alla Serbia, erano stati bombardati dalla Nato – nel 1995 la Bosnia, nel 1999 gli altri due – con proiettili al DU (Depleted Uranium)....

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