Rubriche

L’uso paradossale delle docce gelate contro la Sla

L’uso paradossale delle docce gelate contro la SlaLa "doccia gelata" di Matteo Renzi contro la Sla

Verità nascoste I performanti della doccia gelata, presi in una concatenazione collettiva che spersonalizza la loro azione, capovolgono inconsciamente questo procedimento: ricorrono a un dolore fisico sopportabile per tenere lontano quello emotivo. Perché alla base della sofferenza psichica opera una ferita del desiderio i cui «bollenti spiriti» vanno ghiacciati

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 30 agosto 2014
Delle «docce gelate» che invadono il campo della nostra comunicazione quotidiana si può dire in partenza, a scanso di equivoci, che non tutte le opere di bene esprimono interesse per il prossimo: spesso il nostro narcisismo si traveste in amore per l’altro per risparmiare il lavoro di destabilizzazione delle proprie sicurezze che questo amore implica e restare ancorati nella più solida indifferenza. Che il conformismo potesse invadere in modo inarrestabile la nostra vita, usando per le sue esigenze la buona fede di tutti (l’atteggiamento umano più complice dei luoghi comuni), era sicuramente prevedibile da decenni ma nulla è più costante...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi