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L’«utopia concreta» dell’esercito del lavoro

L’«utopia concreta» dell’esercito del lavoro

Diritti Un servizio civile esteso e mirato ai profughi e ai rifugiati porterebbe solo risvolti positivi: tutela del territorio e dell’ambiente, più integrazione sociale e comprensione umana

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 8 ottobre 2016
In un mondo che non pensa più al domani, insensibile alla stessa idea di posterità, che quotidianamente erode i diritti delle future generazioni e le condizioni del pianeta, i visionari e sognatori si trovano inevitabilmente fuori posto. Ecco che allora la carica utopica e le concrete suggestioni tocca cercarle più nel passato che non nel presente. In questo caso, guardare all’indietro non è propensione nostalgica, semmai la convinzione che la Storia sia un giacimento di idee preziose, perlopiù dimenticare ma spesso del tutto credibili e attuali. Basti pensare al «Manifesto di Ventotene» e ad Altiero Spinelli, che andrebbero degnamente ricordati...

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