Europa

Luxleaks II, nuovi accordi fiscali. Juncker in difficoltà

Accordi tax ruling Di fronte alle nuove rivelazioni che allungano la lista delle multinazionali esentasse, il presidente della Commissione si difende e promette una direttiva sugli scambi automatici di informazioni fiscali tra paesi. La Commissione in difficoltà. La finanza domina: dopo aver sotterrato la tassa sulle transazioni finanziarie, sarà abbandonata anche la riforma bancaria? Lo chiede il commissario Hill, uomo della City

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 11 dicembre 2014
Luxleaks II destabilizza ancora di più Jean-Claude Juncker, che già qualche giorno dopo l’insediamento alla presidenza della Commissione, all’inizio di novembre, aveva dovuto far fronte alle rivelazioni di Luxleaks I. Le nuove notizie di Luxleaks II sono state rivelate proprio quando Juncker stava per prestare giuramento solenne di fronte alla Corte di giustizia europea, che ha sede in Lussemburgo. “Non è una coincidenza”, pensano a Bruxelles. Juncker è difatti sulla difensiva: dopo le rivelazioni sulle 340 multinazionali che hanno concluso degli accordi fiscali in Lussemburgo, le nuove informazioni riguardano un gruppo di altre società. Tra esse Skype, Walt Disney, le...

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