Visioni
Lynne Sachs, un dialogo di immagini per interrogare le nostre certezze
Cinema Conversazione con la regista e artista americana, a cui il festival Sheffield/Doc ha dedicato un focus. «Quando il comune di Memphis lanciò un programma di integrazione per studenti, molte famiglie bianche preferirono mandare i figli alle scuole private invece che in quelle nei quartieri neri»
Lynne Sachs
Cinema Conversazione con la regista e artista americana, a cui il festival Sheffield/Doc ha dedicato un focus. «Quando il comune di Memphis lanciò un programma di integrazione per studenti, molte famiglie bianche preferirono mandare i figli alle scuole private invece che in quelle nei quartieri neri»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 11 giugno 2020
Nativa del Tennessee, laureata in storia alla Brown di New York poi in cinema alla San Francisco State, la cineasta sperimentale Lynne Sachs ha elaborato tecniche e linguaggi personali sin da quando nel 1987 prese in mano la sua prima cinepresa 16mm e si inventò un modo per dividere il fotogramma in quattro parti. Il risultato sono i 4 minuti di Drawn and Quartered: due corpi nudi e il desiderio di filmare una donna (se stessa) oltre le convenzioni del «piacere visivo» maschile. È stata poi allieva e collaboratrice di Bruce Conner, Trinh Minh-ha, Chris Marker e con il marito...