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M5S e la rivoluzione conformista che smantella la rappresentanza

M5S e la rivoluzione conformista che smantella la rappresentanza – Illustrazione di Ludovica Valori

Movimento 5 Stelle Quel «l’uno vale uno» di Grillo è la sconfessione della democrazia rappresentativa. E se si chiedono meno parlamentari aumenta il numero dei rappresentati

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 24 agosto 2017
La cosa forse più sorprendente del “pacchetto” di riforme costituzionali pubblicate dal Movimento 5 Stelle è lo scarto che corre tra le roboanti dichiarazioni di rottura che le accompagnano («vogliamo rivoluzionare il nostro sistema istituzionale», si legge sul sito di Beppe Grillo) e la pochezza delle innovazioni istituzionali proposte al voto dei militanti: raramente si erano visti rivoluzionari tanto conformisti e poco fantasiosi. Sarebbe facile ironizzare sull’ingenuità di alcune proposte (il voto ai sedicenni; il coinvolgimento diretto dei cittadini nelle «decisioni importanti»; la previsione di una fantomatica «cittadinanza digitale per nascita»), così come sulla contraddizione tra la partecipazione alla campagna...

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