Politica

M5S esulta per le «camerette». Ma è un taglio alla democrazia

M5S esulta per le «camerette». Ma è un taglio alla democraziaIl vicepresidente Luigi Di Maio fuori dal senato dopo il terzo sì alla riforma costituzionale che prevede il taglio dei parlamentari – LaPresse

Ieri il voto al senato, sì anche da Fratelli d'Italia Il combinato disposto di riforma e legge elettorale (il Rosatellum targato Pd) renderà proibitivo l’ingresso in parlamento delle forze piccole. Di Maio: poltrone in miniatura a chi resta fuori. Fdi fa da voto di scorta alla maggioranza

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 12 luglio 2019
A mezza mattina Luigi Di Maio esce da Palazzo Madama con codazzo da grandi eventi. Il senato ha votato la «riforma delle camerette», quella che riduce i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. È il penultimo voto parlamentare, il prossimo sarà in autunno alla camera. Poi, visto che i numeri restano al di sotto della soglia dei due terzi, ci sarà il referendum confermativo, sempreché qualcuno lo chieda: un quinto dei parlamentari o 500mila cittadini. Ma il vicepremier oggi ne ha abbastanza per esultare. Dopo i giorni della polvere, per i 5 stelle è...

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