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Ma emendare i crimini umanitari non si può

Italia-Libia Resta però fondamentale inquadrare quel che accade sul Memorandum, che altro non è che uno scempio del diritto internazionale, in uno scenario molto più ampio, che parte da lontano, da almeno 20 anni e precisamente dalla ridefinizione dell’«intervento umanitario» che deve essere prioritariamente militare, come sancito dai bombardamenti della Serbia da parte della Nato nel 1999

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 3 novembre 2019
Sotto la spinta delle società civile e di una piccola parte di quella politica, l’Italia ha finalmente chiesto, ai sensi dell’articolo 3 del Memorandum Italia-Libia, di riunire la commissione congiunta dei due paesi per modificare l’intesa. L’obiettivo, spiegano fonti governative, è quello di «migliorare il memorandum sul fronte dei diritti umani». Intanto però si è fatto scadere il Memorandum, che così si è automaticamente quanto tragicamente rinnovato. Dentro questa ambiguità, quali «modifiche» si vogliono davvero ottenere? Certo, è positiva, in questo senso, la risposta del governo libico che si è detto «aperto a modifiche del memorandum d’intesa sui migranti stipulati...

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