Ma i monaci cenobiti non salvarono soltanto i classici greci e latini
Diagramma di Byrhtferth con i 4 Elementi, le stagioni, i solstizi, gli equinozi, i segni dello zodiaco, le età dell’uomo: miniatura di un ms. del XII secolo, Oxford, St John’s College
Alias Domenica

Ma i monaci cenobiti non salvarono soltanto i classici greci e latini

Studi di medievistica Aritmetica, geometria, astronomia, musica... «Medioevo monastico nello specchio dei libri» (Cisam): Lidia Buono ci guida al «computus»
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 14 gennaio 2024
Una delle visioni più vertiginose per chi ami la civiltà del libro è certamente il muro di scaffali nel chiostro della Thomas Fisher Library di Toronto, che si dice abbia ispirato, insieme a quella di San Gallo in Svizzera, la labirintica struttura della biblioteca monastica ne Il nome della rosa. Grazie a quel romanzo e ai luoghi comuni dei sussidiari scolastici (che riconoscono ai monaci il merito di aver «salvato» i classici greci e latini), il connubio fra libri e monasteri saldatosi nei primi secoli del Medioevo è rimasto cliché inossidabile. Ma cosa si trascriveva effettivamente nelle officine editoriali chiamate...

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