Europa

Il “renzismo” non basta a tenere uniti i socialisti europei

Il “renzismo” non basta a tenere uniti i socialisti europeiIl neosegretario del Psoe (i socialisti spagnoli), Pedro Sánchez

Il voto per la presidenza della Commissione Fronte diviso su Juncker: contro francesi, spagnoli e inglesi. E più in generale, il Parlamento di Strasburgo ha ancora poteri troppo limitati rispetto ai capi di governo

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 16 luglio 2014
Per il capogruppo degli eurosocialisti, il democratico Gianni Pittella, la giornata di ieri ha rappresentato «l’avvento della democrazia parlamentare nell’Unione europea». Un momento storico, dunque. Peccato sia una clamorosa esagerazione: se è indubbiamente un passo in avanti il fatto che Jean-Claude Juncker sia diventato presidente della Commissione in virtù di un’indicazione del Consiglio dei capi di governo «tenuto conto delle elezioni» (come recita il Trattato Ue), siamo ancora ben lontani da una vera democrazia nella Ue. Limitandosi al piano puramente formale, le «anomalie» sono molte: i commissari sono indicati dai governi nazionali (e quindi anche gli «anti-Juncker» di destra David...

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