Visioni
Ma l’Atene di Aristofane parla della nostra politica
A teatro Uno dei testi più importanti del grande commediografo greco, «I cavalieri», è andato in scena nell'adattamento di Roberto Cavosi. Nel cast Fulvio Falzarano, Michele Nani, Loris Fabiani e Antonello Fassari
Da sinistra Fassari, Castelli e Falzarano – foto di Tommaso Le Pera
A teatro Uno dei testi più importanti del grande commediografo greco, «I cavalieri», è andato in scena nell'adattamento di Roberto Cavosi. Nel cast Fulvio Falzarano, Michele Nani, Loris Fabiani e Antonello Fassari
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 26 maggio 2018
Gianfranco CapittaBOLZANO
Aristofane è sempre stato un «problema» a metterlo in scena oggi. La scrittura del commediografo ateniese del quinto secolo avanti Cristo è forte e puntuta. Fa ridere certo, ma il suo attacco contro i governi, di qualunque tipo siano, non risparmia nessuno. Ed è ovvio che nella culla della democrazia, facilmente la critica spietata dell’autore comico finisca nell’accusa di reazionario, che agogni chissà quale populismo dittatoriale. Per questo i suoi titoli appaiono raramente in scena, e soprattutto nelle «estive» di bocca buona, dove si può accentuare il lato scollacciato di Lisistrata o delle Donne al parlamento. Ora anche i più...